
Porto Cervo
Nel 1960 il principe Karim Aga Khan scoprì la bellissima costa di Arzachena, si dice per caso, mentre la sorvolava in aereo. L’anno successivo 5000 ettari di terreno erano già in mano al principe, che fondò un consorzio per la trasformazione del territorio in un centro esclusivo, per accogliere i vertici dell’alta società internazionale.
Il consorzio e il litorale presero il nome di Costa Smeralda, con confini ben delimitati da due enormi massi di granito ai bordi della strada che, oltre al nome, riportano il simbolo di uno smeraldo stilizzato.
Le attività collegate al turismo permisero l’ulteriore crescita di Arzachena, comune in cui sorse il piccolo ‘villaggio stato’. Le cronache mondane diffusero le immagini del nostro mare, oltre a quelle dei vip indaffarati nella dolce vita rivierasca; se i centri di Rimini e Riccione erano le capitali del turismo giovane, i nobili ed i nababbi conoscevano un solo nome per le vacanze mediterranee: la Costa Smeralda.
Porto Cervo in realtà ha ormai l’aspetto di un paesino, dotato di tutti i servizi necessari ed in continua espansione. Poco dopo il piccolo agglomerato Liscia di Vacca, sulla sinistra, si trova una stradina che conduce a Cala Granu e Capo Ferro, davanti all’Isola delle Bisce, dove si stende una candida spiaggia.
Residence Vela Bianca – Appartamento interno Nr 15
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